Prof. Francisco E. Baralle
Direttore Generale, Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia, Trieste
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Francisco E. Baralle, nato a Buenos Aires il 26 ottobre 1943 è laureato in Chimica e Medicina; dal 1990 al 2004 è stato Direttore della componente di Trieste e successivamente è stato nominato Direttore-Generale dell'International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB).
Inizia la sua carriera scientifica come ricercatore nei Dipartimenti di Biochimica e Chimica Organica dell'Università di Buenos Aires. Nel 1974 si trasferisce all'MRC Laboratory of Molecular Biology, a Cambridge (UK), dove lavora nella Divisione diretta da Frederick Sanger. Nel 1980 si trasferisce alla Oxford University come Professore di Patologia, dove rimane fino al 1987. È inoltre membro della European Molecular Biology Organisation.
Il Prof. Baralle si è occupato da sempre della determinazione della struttura primaria degli mRNA eucariotici, è stato il primo nel 1977 a completare la sequenza del messaggero per la ß-globina umana ed a clonare nel 1979 il gene della ε-globina, una componente della emoglobina embrionica umana. Ha eseguito studi nel campo delle talassemie e sui geni determinanti dei fattori di rischio della aterosclerosi.
All'inizio degli anni Ottanta è stato fra i primi ricercatori a descrivere il fenomeno di splicing alternativo in un gene codificante per una proteina della matrice extracellulare, la fibronectina. Da allora ha fornito un contributo fondamentale per la comprensione dei meccanismi coinvolti in quest'importante processo cellulare, sia in condizioni normali che in patologie umane generate da errori in questo meccanismo. Il risultato di queste ricerche ha prodotto oltre 220 pubblicazioni in riviste scientifiche internazionali di altissimo livello. Recentemente ha fatto parte della rete EURASNET in qualità di coordinatore del progetto ""Mis splicing and disease"" che coinvolge strette collaborazioni europee nei campi della ricerca basica e quella clinica.
Infine, un fattore di splicing noto come TDP-43 studiato nel suo laboratorio da oltre un decennio, è stato recentemente identificato come la principale componente proteica delle inclusioni presenti nel neuroni di pazienti con malattie neurodegenerative quali SLA e FTLD.
Inoltre in concomitanza con le attività di ricerca ha collaborato con diverse ditte farmaceutiche dei paesi membri dell'ICGEB nell'avvio di progetti biotecnologici mirati a produrre polipeptidi di valore farmacologico.


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